Bollette, Autorità dell’energia: “Rimborsi per condotte anomale subito e a tutti”

L'ARERA garantisce il rimborso in bolletta degli importi che verranno recuperati con l’attività di indagine della stessa Autorità dell’energia sulla vicenda delle condotte anomale tenute dagli operatori nei mercati all’ ingrosso dell’elettricità. I rimborsi “verranno riconosciuti immediatamente ai consumatori nella prima bolletta utile”. Per “prima bolletta utile” l’ARERA intende quella che verrà emessa ai consumatori al termine delle indagini, che sono ancora in corso. Al momento sono state comunicate le risultanze dell’istruttoria: quindi i primi rimborsi potrebbero arrivare nella prima parte del 2017, seguendo un flusso che si dipanerà nel tempo.

La vicenda

Si tratta dell’ultima puntata di una vicenda partita a luglio scorso. Il Tar della Lombardia aveva sospeso l’aggiornamento delle bollette per il trimestre luglio-settembre, a causa di condotte anomale sul mercato del dispacciamento. Gli aumenti decisi erano stati “congelati”, tornando ai prezzi stabiliti per il trimestre precedente. Il 16 settembre scorso, invece, l’ordinanza collegiale del Tar aveva ripristinato gli aumenti, invitando però l’Autorità ad adottare, entro 40 giorni, un provvedimento. Provvedimento volto a predeterminaree da subito le modalità per la liquidazione e corresponsione automatica ai clienti dei rimborsi spettanti se i rincari dovessero essere nuovamente bocciati.

L'intervento dell'ARERA

Con la delibera di mercoledì 19 ottobre, quindi, l’ARERA annuncia che il rimborso sarà garantito in modo automatico, a prescindere dalla conclusione giudiziaria della vicenda. In particolare, si spiega nella nota, “gli importi che verranno recuperati saranno compresi nel calcolo dei saldi tra proventi conseguiti e oneri sostenuti per l’approvvigionamento delle risorse nel mercato per il servizio di dispacciamento (cioè dei costi sostenuti dal Gestore della rete – Terna – per il mantenimento in equilibrio e in sicurezza del sistema elettrico), “scontando” il valore del corrispettivo uplift (a copertura dei suddetti costi sostenuti da Terna) da applicare nel primo trimestre utile. Ciò ne permette l’immediato e automatico riconoscimento a tutti gli utenti del dispacciamento e, attraverso di loro, a tutti i clienti finali sia del mercato tutelato sia del mercato libero, senza alcuna discriminazione”.