A chi addossare la colpa? La risposta è complessa, perché complesso è l’insieme dei fattori che hanno portato a questi aumenti. Se ne può però scartare una, comoda ma in questo momento errata: non è stato il governo. A causare gli aumenti hanno partecipato una serie di fattori, in primis i rapporti tra l’Unione Europea e la Russia, che è il principale fornitore e successivamente l’impennata della richiesta di gas dalla Cina, che per seguire il proprio piano di transizione energetica ed escludere il carbone ricorre al gas per la produzione di energia.
Ecco cosa ha determinato l’aumento dei prezzi: la crescita della domanda. Questo perché il gas fa da traino ai mercati energetici, essendo utilizzato per produrre l’energia elettrica, oltre che per il suo consumo domestico o aziendale. A livello aziendale questo è un grande problema sia per le imprese energivore, ossia che consumano grandi quantità di energia per la propria produzione, sia per le PMI e le startup che si trovano ad affrontare aumenti di prezzi non preventivabili.
Il trend, tuttavia, per Il 2022 sembra in discesa, grazie anche a un inverno non troppo freddo che ha determinato un minore consumo.